Tutti pagheranno il canone bimestrale


Pasticcio sulle multe

La tassa sulla Rai nella bolletta della luce con voce distinta. È prevista solo sulla prima casa, anche se si ha solo un pc.


Pagare meno, pagare tutti e multe salate per gli evasori. Il governo ha annunciato che dal 2016 il canone Rai sarà inserito nella bolletta della luce e subirà una sforbiciata, passando da 113,50 a 100 euro annui, e poi nel 2017 a 95 euro. Si tratta di una misura che servirà a combattere l’evasione, che nel 2015 dovrebbe sfiorare il 30%, toccando quota 600 milioni. Chi non pagherà il canone non resterà al buio, ma rischierebbe, anche se il governo smentisce, una sanzione da 500 euro. In sostanza è quanto prevede la bozza della Legge di Stabilità, anche se molti esponenti della maggioranza e del governo giurano che la sanzione non passerà.

Il sistema di riscossione è in via di definizione. Secondo l’ipotesi più accreditata, il canone si pagherà a rate bimestrali e soltanto sulla prima casa, come il dicastero del Tesoro ha precisato nei giorni scorsi. L’erogazione avverrà considerando lo stato di famiglia, quindi i contribuenti chiamati al pagamento saranno circa 22 milioni per un gettito complessivo per lo Stato di 2,2 miliardi di euro, circa 500 milioni in più rispetto a quanto raccolto nel 2015. Un “tesoretto” che il governo potrebbe destinare all’ulteriore riduzione del canone per gli anni successivi, a una diminuzione della pubblicità in tv o al Fondo per l’editoria.

Cambierà anche la dicitura della tassa. Finora il canone Rai era legato al possesso di un televisore. Chi non lo aveva poteva inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno in cui dichiarava di non possederlo. Ora questo non sarà più possibile. Perché basterà avere uno smartphone, un tablet o un pc, insomma un qualsiasi strumento con cui si può vedere la Rai, per essere obbligati al pagamento del canone. Toccherà al singolo utente dimostrare l’esenzione certificando all’Agenzia delle Entrate di non essere in possesso neanche di un telefonino con collegamento a internet.

Sarebbero queste le linee guida, anche se i dettagli sono stati rimandati a un decreto dei ministeri dello Sviluppo economico e dell’Economia da presentare entro 45 giorni. Solo allora si capirà ad esempio se a casa arriveranno due bollettini separati, uno per la luce e l’altro per il canone, o un unico bollettino. Le due voci saranno comunque distinte.

La bozza della legge di stabilità prevede che dovrebbe essere multato il gestore del servizio di fornitura di energia elettrica, se non informerà con cadenza bimestrale le Entrate delle morosità e dei mancati pagamenti del canone Rai. Ma anche per questo discorso vale quanto detto per la multa agli utenti. «Il mancato adempimento dell’obbligo di informativa a carico del gestore - si legge - è punito con una sanzione amministrativa pecuniaria pari al triplo dell’importo del canone in fattura», quindi 300 euro. Il provvedimento solleva polemiche. Il segretario della commissione di Vigilanza Rai, MicheleAnzaldi (Pd), sostiene che a mettere per iscritto nella bozza della legge di stabilità la multa per gli evasori sia stato «maldestro». Di fatto però per adesso nella bozza della manovra è prevista la sanzione pecuniaria di cinque volte l’importo del canone. *fonte il web

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