Sky presenta la sua realtà virtuale. Nel 2017 arriva il 4K con HDR




E' l'immersione la caratteristica della realtà virtuale: te ne accorgi quando indossi il visore e ti ritrovi nel campo rifugiati di Calais. C’è il fango per terra. Delle stanze che poi sono delle tende, tavoli dove si danno i beni di prima necessità, grappoli di uomini che si affacciano alla porta e poi se ne vanno. È un’esperienza che comunica una certa angoscia e allo stesso tempo le potenzialità di questa tecnologia alla quale Sky ha deciso di dedicare un’unità che si chiama VR Studio, mentre a Milano, durante la Wired Next Fest, l’azienda ha fatto vedere alcuni contenuti.

Il documentario è uno dei più interessanti è dà l’idea di quanto possa fare la realtà virtuale per il mondo dell’informazione. Ci sono anche le partite di calcio, le moto, la visita della Basilica di San Pietro. La Juve segna e tu sei vicino alla panchina. Vedi la reazione fredda di Allegri e quelle più festose intorno. C’è un’idea di veridicità diversa dal solito. Anche se molto resta da fare sul fronte hardware: abbiamo fatto la prova con i Gear VR di Samsung, che sono i visori “di massa” per eccellenza visto che costano meno di 100 euro oltre al prezzo dello smartphone. Con gli Oculus Rift l’effetto sarebbe stato migliore ma al momento la tecnologia restituisce ancora un’immagine un po’ sgranata.



«Al di là dell’hardware, ci sono diversi modi per migliorare la qualità dell’immagine a partire dalla posizione e dal numero di telecamere 360 che si mettono in campo: già a Natale ci saranno dei miglioramenti» spiega Massimo Bertolotti, Direttore Innovation & Multimedia Distribution di Sky Italia.

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