Vaticano arresti per fuga di notizie, in manette monsignor Vallejo Balda

Due arresti eccellenti in Vaticano, per la divulgazione di documenti e di notizie riservate: si tratta di monsignor Lucio Angel Vallejo Balda e Francesca Chaouqui, rispettivamente ex segretario e membro della Cosea, la Commissione referente di studio e indirizzo sull'organizzazione delle strutture economico-amministrative della Santa Sede istituita da papa Francesco nel luglio 2013 e poi sciolta dopo il compimento del suo mandato. A renderlo noto è padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano.

Papa Francesco è stato informato dei provvedimenti dalla giustizia vaticana in merito alla fuga di documenti riservati e ha dato la sua approvazione. Francesca Chaouqui, la lady della commissione affari economici, fu anche la promoter di un ricevimento vip, organizzato in occasione della Canonizzazione, sui tetti della Prefettura degli Affari economici che allora fece infuriare papa Bergoglio.

Monsignor Vallejo Balda, arrestato perchè ritenuto il nuovo «corvo» per la fuga di documenti riservati, è stato rinchiuso in cella in Vaticano, nella stessa del Palazzo della Gendarmeria dove tre anni e mezzo fa era stato recluso Paolo Gabriele, l'ex maggiordomo papale accusato di aver trafugato e diffuso le carte segrete di Benedetto XVI nel precedente scandalo Vatileaks.

Al centro dello scandalo i libri in uscita di Nuzzi e Fittipaldi con documenti riservati vaticani «sono frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa». Un'operazione «in cui risvolti giuridici ed eventualmente penali» sono oggetto di riflessione in Vaticano «in vista di eventuali ulteriori provvedimenti», anche tramite cooperazione internazionale. Lo afferma la S.Sede.
«Quanto ai libri annunciati per i prossimi giorni - prosegue la nota della sala stampa della Santa Sede - va detto chiaramente che anche questa volta, come già in passato, sono frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa e, per quanto riguarda gli autori, di una operazione per trarre vantaggio da un atto gravemente illecito di consegna di documentazione riservata, operazione i cui risvolti giuridici ed eventualmente penali sono oggetto di riflessione da parte dell'Ufficio del Promotore in vista di eventuali ulteriori provvedimenti, ricorrendo, se del caso, alla cooperazione internazionale».

«Pubblicazioni di questo genere non concorrono in alcun modo a stabilire chiarezza e verità, ma piuttosto a generare confusione e interpretazioni parziali e tendenziose. Bisogna assolutamente evitare l'equivoco di pensare che ciò sia un modo per aiutare la missione del Papa», conclude la nota.

L'avvocato Bongiorno. «Francesca Immacolata Chaouqui in queste ore ha fornito agli organi procedenti massima collaborazione e ha depositato documenti a supporto delle dichiarazioni rese». Lo afferma Giulia Bongiorno, avvocato della donna. «Aggiungo che essendo venute meno le esigenze cautelari è già rientrata a casa ed è certa di chiarire in tempi rapidissimi la propria posizione».

Secondo quanto si è appreso da fonti vicine a Francesca Immacolata Chaouqui, la donna di fronte alle autorità vaticane ha respinto tutti gli addebiti che le vengono mossi e la sua collaborazione, lungi dall'essere un'ammissione di responsabilità, è finalizzata all'accertamento della verità.

I fatti «Nel quadro di indagini di polizia giudiziaria svolte dalla Gendarmeria Vaticana e avviate da alcuni mesi a proposito di sottrazione e divulgazione di notizie e documenti riservati - riferisce padre Lombardi - sabato e domenica scorsi sono state convocate due persone per essere interrogate sulla base degli elementi raccolti e delle evidenze raggiunte: si tratta di un ecclesiastico, monsignor Lucio Angel Vallejo Balda, e della dottoressa Francesca Chaouqui, che in passato erano stati rispettivamente segretario e membro della Cosea».

Prosegue padre Lombardi: «In seguito alle risultanze degli interrogatori, queste due persone sono state trattenute in stato di arresto in vista del proseguimento delle indagini. Nella giornata odierna l'Ufficio del Promotore di Giustizia, nelle persone dell'avvocato Gian Piero Milano, promotore di giustizia, e dell'avvocato Roberto Zannotti, promotore di giustizia aggiunto, ha convalidato l'arresto dei predetti, provvedendo a rimettere in stato di libertà la dottoressa Chaouqui, nei confronti della quale non sono più state ravvisate esigenze cautelari, anche a motivo della sua collaborazione alle indagini», mentre «la posizione di monsignor Vallejo Balda rimane al vaglio dell'Ufficio del Promotore di Giustizia».

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