Intervista ad Aida Abdullaeva - La mia vita per l' arte


Intervista ad Aida Abdullaeva
"La mia vita per l'arte"

Aida Abdullaeva è di origine russo-uzbeka, nasce a Tashkent nel 1969 da una famiglia di ingegneri. Sua madre, grande amante dell'arte, trasmette la sua passione alla figlia che sin da piccola manifesta una spiccata dote artistica, e frequenta corsi di disegno. Dopo essersi brillantemente diplomata all'Istituto Artistico della capitale, si iscrive all'Università e si laurea in Lettere e Scienze Culturale (Scienze Artistiche di Metodologia e Organizzazione delle Attività Educative e Culturali). Nel frattempo partecipa a numerosi concorsi riscuotendo lusinghieri risultati di critica.
Nel 1998 si trasferisce in Italia. Dal 2002, sempre alla ricerca di nuovi motivi di espressione artistica, inizia a lavorare presso la bottega della ceramica artistica del noto Maestro Vittorio Pimpinelli a Gualdo Tadino. Da lui consigliata, Aida frequenta la scuola di ceramica della Città e qui conosce i grandi Maestri della policromia, come Fuliberto Frillici, Nedo da Gualdo e Carini Angelo. Per quattro anni si dedica perciò all'arte della ceramica fino a raggiungere livelli artistici notevoli.

Dal 2006, riprende a dipingere su tela e frequenta lo studio del Maestro Arnaldo Pauselli a Gubbio e inizia a partecipare  numerose mostre personali e collettive (più di 60) in Italia e all'estero, sia di pittura che di ceramica artistica: Milano, Gubbio, Camogli, Santa Margherita Ligure, Genova, Porto San Giorgio, Riccione, Macerata, Jesi, Forlì, Fano, Spoleto, Spa (Belgio), Venezia, Bergamo, Museo Canova a Possagno, Varese, Pesaro, Roma, Palermo e Tashkent(Uzbekistan) ecc ricevendo plausi dalla critica.
Tra i critici che hanno parlato o scritto dei suoi lavori, ricordiamo Vittorio Sgarbi, Paolo Levi,  Elena Gollini, Giuseppe Martucci, Alfredo Barbagallo, ecc.
Aida Abdullaeva predilige dipingere immagini sacre e profane per la ceramica e  maschere veneziane per la pittura. Dal 2010 inizia per l'eclettica artista un periodo di riflessione e di ricerca di nuovi mezzi espressivi: dal minuzioso figurativo, passa alla più libera rappresentazione del colore. Riprende nel 2014 e, a seguito di un positiva critica di Vittorio Sgarbi, l'artista ritrova un nuovo slancio e con entusiasmo inizia a partecipare a mostre di rilevante interesse in tutta Italia ( e non solo!).
Ecco che cosa ci ha raccontato di se...

Aida, che cos'è l' arte per te?
L'arte è davvero tutto per me: ti assicuro che non potrei mai e poi mai pensare alla mia vita senza di lei dal momento che essa è -a mio avviso- un modo di percepire, sentire, vedere le cose, di immaginarle e viverle. E poi  l’arte è una continua ricerca di significato. 

Chi ti ha avvicinata ad essa?
Mia madre che e si dedicava anche lei all’arte ed aveva una ricca biblioteca con tanti libri d’arte. Ricordo che nei ricevimenti, quando la mia casa si riempiva di ospiti, amici dei miei genitori, io in un angolo, già all’età di sei anni li ritraevo con i pastelli!
(ride)

E  la passione per il ritratto è rimasta invariata con l' inevitabile trascorrere del tempo?
E' rimasta sempre la stessa.

Come è rimasto intatto il tuo entusiamo nei confronti della vita...
Assolutamente sì!

Una vita che ti ha portato a trasferti svariato tempo fa in Italia... Ed è qui che è avvenuta un' importante svolta grazie a un incontro...
Già! Ho avuto a la fortuna di conoscere il critico d’arte Vittorio Sgarbi e apprezzarne la sua straordinaria competenza e la sua passione per le bellezze dell’Italia, sia artistiche che naturali che difende con ammirevole impegno. 

Un impegno che dove ti porterà ora?

A breve sarò tra i protagonisti di nuove mostre collettive. Dopo le vacanze vi racconterò i dettagli!

Share this:

Posta un commento

 
Copyright © Sky News 24. Designed by OddThemes