Renzi: "Fiducia in magistratura, De Luca governi se ne è capace".

Renzi: "Fiducia in magistratura, De Luca governi se ne è capace".

"La posizione mia e del partito rispetto alle vicende della Campania è semplice. La magistratura faccia il suo corso, abbiamo in essa fiducia. Ma il presidente della Regione ha la titolarità, il diritto e il dovere di governare quella terra. Siamo assolutamente certi che il mandato che ha ricevuto sia pieno e che, di conseguenza, ha davanti a sè sfide di grande impatto, perché la Campania è una regione chiave per il futuro del Sud e del Paese".

Lo ha detto il premier Matteo Renzi al termine del Consiglio dei ministri parlando della vicenda che vede il governatore della Campania indagato con il suo ex capo della segreteria Carmelo Mastursi nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Roma, che procede con l'ipotesi di reato di corruzione per induzione. Coinvolti anche il magistrato del Tribunale di Napoli Anna Scognamiglio (relatrice nell'ordinanza collegiale che in luglio dispose ilcongelamento della sospensiva dalla carica di governatore per De Luca, che fu firmata proprio da Renzi in qualità di presidente del Consiglio in base alla legge Severino) e suo marito Guglielmo Manna.

"Se ci saranno atti giudiziari ne prenderemo atto - ha aggiunto Renzi -, ma fino a quel momento piena e totale incondizionata fiducia a magistratura e volontà di fare le cose. Sono sempre pronto a prendermi carico delle discussioni politiche. Pur rispettando valutazioni e polemiche, leggo di imbarazzi e discussioni che rispetto, non mi muovo dalla solita posizione: De Luca governi. Ho detto in passato, rispetto ad altre persone, 'se ne è capace' (riferimentoall'ex sindaco di Roma Ignazio Marino e al governatore siciliano Rosario Crocetta, ndr). Lo confermo. Ma se c'è una persona che può fare della Terra dei Fuochi e di Bagnoli una sfida decisiva questa è De Luca: sono certo che con lui queste due partite saranno sbloccate".

Per la bonifica di Bagnoli e per smaltire le ecoballe dalla Terra dei Fuochi, il Cdm ha messo in campo rispettivamente 50 milioni di euro in due anni e 450 milioni in tre anni. "Abbiamo voglia di sistemare la Campania" ha ribadito Renzi. Ma l'importante stanziamento suona anche come un investimento di fiducia nei riguardi di De Luca e nel pieno chiarimento della sua posizione rispetto all'indagine della Procura di Roma. Prende posizione, intanto, l'ex segretario e leader della minoranza dem Pier Luigi Bersani. E le sue parole suonano come una critica nei confronti del premier: "De Luca? Il quadro giudiziario ce
l'ha la magistratura, il quadro politico ce l'ha o meglio spero lo abbia il Nazareno e Palazzo Chigi. Facciano tutte e due per il meglio. C'è stato comunque un errore iniziale molto grande: o cambi la Severino o cambi il codice etico del Pd".

Vincenzo De Luca ha diramato una nota per ringraziare Renzi per aver mantenuto "l'impegno e la parola data ai cittadini della Campania" dando oggi il "via libera al finanziamento del governo per la bonifica della Terra dei Fuochi e di Bagnoli". Una "decisione di straordinaria importanza", ha sottolineato De Luca, "parte il risanamento ambientale della Campania. Adesso la sfida è nelle nostre mani: dobbiamo saper dimostrare che siamo in grado di risolvere un problema storico che ha sporcato l'immagine dell'Italia intera, oltre che di Napoli e della Campania. Dalla prossima settimana partiamo con la gara per la rimozione delle ecoballe, poi continueremo il lavoro di bonifica ambientale, bonificando i siti inquinati, le vecchie discariche".

In precedenza, nel cosueto intervento su Liratv, De Luca era tornato sulla sua vicenda di indagato: "Siamo tranquilli, sereni, avremo il diritto e dovere di tutelarci in tutte le sedi. In questo periodo non do' neppure un'occhiata ai giornali e spengo la televisione, per una ragione politica, per non farmi distrarre. Gli effetti collaterali di queste campagne montate, perché io non so niente di niente delle persone chiamate in causa, sono distrazioni dal lavoro e non deve accadere. Per questo rimuovo tutto, non seguo niente e trovo una dimensione di vita quasi da monaco buddista raggiungendo il Nirvana, la pace dell'anima".

"Io come De Magistris". De Luca ha quindi parlato del congelamento della sua sospensione da governatore, al centro dell'indagine romana. "Quello che si è deciso il 17 luglio non faceva altro che ripetere una decisione che la stessa sezione aveva preso. E quindi non poteva sconfessare se stessa. La stessa prima sezione del Tribunale civile di Napoli si era pronunciata su De Magistris (il sindaco di Napoli, anch'egli sospeso in base alla legge Severino, ndr). Quindi, quando un mese o un mese e mezzo dopo si è pronunciata sulla mia vicenda, non poteva fare altro che riconfermare una linea già scelta in precedenza, a prescindere da me. Decisioni prese da un collegio, non da un singolo magistrato. La decisione di sospensiva è stata presa da un magistrato, cioè il presidente del Tribunale, che è persona di grandissima qualità. I presidenti dei collegi sono giudici di altissimo livello, riconosciuti sul piano nazionale per la propria qualità giuridica e professionale". Sul vantaggio che De Luca avrebbe potuto trarre dalla precedente decisione adottata nel suo caso, De Magistris aveva commentato: "Provvedimento del tribunale riguarda me, non è erga omnes. Io candidato ed eletto quando la legge Severino ancora non esisteva".

"Ecco perché ho taciuto sull'indagine". Il governatore, poi, liquida così la polemica sulla sua scelta di negare l'esistenza dell'indagine a suo carico, pur essendone al corrente già da diversi giorni: "Quando c'è una indagine in corso, tu non puoi aprireun dibattito, perché rischi di danneggiarla. La comunicazione di garanzia è stata resa pubblica due settimane dopo il suo arrivo. Io avevo fatto richiesta di essere ascoltato dalla Procura di Roma 24 ore dopo l'arrivo della comunicazione. Mi era stato risposto: stiamo ancora completando le indagini, ci sentiamo più in là. Con un'indagine in corso il riserbo era dovuto. E invece anche questo è diventato motivo di polemica".

"Forse a qualcuno non piace che Campania volti pagina". "Il nostro programma di lavoro non subirà nessuna distrazione o ritardo" ha di nuovo assicurato De Luca, girando agli ascoltatori un suo interrogativo: "Ma fa che proprio questo ha creato qualche preoccupazione in qualche ambiente? Il fatto cioè di aver cominciato a capire che in Campania si volta pagina? L'interesse di alcuni ambienti è quello di fare 'ammuina' (confusione, ndr) e di creare un clima che possa condizionare le decisioni di alti livelli della magistratura". "Ho la sensazione - ha osservato De Luca - che, alla fine di questa montagna di polemiche e avventure giornalistiche, avremo solo una montagna di chiacchiere o invece qualcosa di preoccupante: un tentativo di pressione o ricatto nei confronti della Regione".

"Io e la Regione parte lesa". "In un caso e nell'altro" ha affermato il governatore, ribadendo un concetto già espresso a caldo, dopo la notizia del suo coinvolgimento nell'indagine, "io e la Regione Campania siamo parte lesa". "In questa storia - ha premesso - ho ascoltato tante di quelle sciocchezze. Come sempre in questi casi, viene offerta a tanti personaggi in cerca di autore un'occasione per coprirsi di gloria e per dare un senso alla propria esistenza. Non vale la pena dedicare un minuto di tempo, ma voglio ribadire che noi siamo parte lesa e ci tuteleremo in tutte le sedi".

"Ecoballe e Bagnoli, essere all'altezza della sfida". De Luca ha quindi richiamato le due "questioni" campane per le quali il governo ha stanziato complessivamente 200 milioni di euro. "Dobbiamo dimostrare di essere capaci di risolvere dopo 16 anni questa vicenda delle ecoballe, oltre che la bonifica delle discariche e il piano compostaggio, essenziale se vogliamo evitare i termovalorizzatori. Stiamo lavorando per essere all'altezza di queste sfide, ripulire la Campania, risolvere questioni gigantesche e la disponibilità del governo ci mette in modo da poter vincere queste sfide. Il resto dipende da noi".*fonte il web

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